Il senso di un trekking non è la meta, ma il camminare per raggiungerla.
Quello del camminare è uno dei atti più antichi dell’uomo e, se per i nostri antenati era una necessità, per noi è diventata una scelta culturale di apertura a un diverso modo di conoscere la natura, la storia, le tradizioni passate, ma anche i nuovi modi di vivere la montagna.
Quello che viene chiesto ai partecipanti è un po’ di allenamento fisico, capacità di adattamento, ma soprattutto la voglia e la disponibilità a vedere con occhi nuovi, ascoltare, lasciarsi coinvolgere.
Gli itinerari che proponiamo sono non distanti dalla grande città e dai paesi, anzi spesso capiterà di vedere le case da lontano, sentire il rumore di treni e automobili in lontananza, tutto quello che ci deve ricordare il mondo in cui quotidianamente viviamo, proprio perché la nostra esperienza del camminare non deve essere una fuga, non solo, ma soprattutto la capacità di comprendere una realtà che ci appartiene; non andiamo alla ricerca di terre lontane e incontaminate perché incontaminato devono essere il nostro pensiero e il nostro cuore aperti alla conoscenza.
Camminare per più giorni significa anche imparare a calibrare le proprie energie, condividere i propri passi con quelli che ci hanno preceduto lasciando le loro tracce sulle montagne e nelle valli: pellegrini, soldati, contadini, bracconieri, mistici …
Ognuno può percorrere queste strade come preferisce, in solitaria, in gruppo autogestito, noi vi offriamo la possibilità di farlo in gruppi piccoli e accompagnati da guide esperte del territorio che non solo faciliteranno l’individuazione dell’itinerario e la soluzione dei problemi che si potranno incontrare, ma potranno raccontare le storie e le voci dei luoghi che attraverseremo.
Marco Pozzi e Tiziana Di Martino